TESTO BIBLICO DI ALCUNE PARABOLE

Alcune parabole di Gesù Cristo

Sale e luce Matteo 5:13-16
Due costruttori di case Matteo 7:24-27
Il seminatore e i suoli Matteo 13:1-9,18-23
Le zizzanie Matteo 13:24-30,36-43
Il granello di senape Matteo 13:31-32
Il lievito Matteo 13:33-35
Il tesoro e la perla Matteo 13:44-46
La rete Matteo 13:47-50
Il servo senza pietà Matteo 18:23-35
I lavoratori nella vigna Matteo 20:1-16
Due figli Matteo 21:28-32
I vignaioli Matteo 21:33-44
Il banchetto delle nozze Matteo 22:1-14
Le dieci vergini Matteo 25:1-13
I talenti Matteo 25:14-30
Le pecore e i capri Matteo 25:31-46
Il creditore Luca 7:41-43
Il buon Samaritano Luca 10:25-37
Il ricco stolto Luca 12:16-21
Il gran convito Luca 14:15-24
Il costo del discepolato Luca 14:28-33
La pecora smarrita Luca 15:1-7
La moneta smarrita Luca 15:8-10
Il figlio smarrito (prodigo) Luca 15:11-32
Il fattore infedele Luca 16:1-13
Il ricco e Lazzaro Luca 16:19-31
La vedova persistente Luca 18:1-8
Il fariseo e il pubblico Luca 18:9-14
Il buon pastore Giovanni 10:1-16
La vite e i tralci Giovanni 15:1-8

 

 

APPROFONDIMENTO

https://www.studibiblici.it/SCHEDE%20TEMATICHE/Mt_13_Le%20parabole%20del%20Regno.pdf

ICONA SACRA FAMIGLIA – Rupnik

Della spiegazione iconografica della santa Famiglia di Ivan Rupnik.

 

http://www.famigliacristiana.it/articolo/una-famiglia-modellata-dallalto.aspx

 

Significato PASQUALE

 

EFREM IL SIRO CANTORE DELLA SACRA FAMIGLIA

Dietro l’icona di padre Marko Ivan Rupnik la lettura continuata e approfondita di un Padre della Chiesa orientale vissuto nel IV secolo in Siria.

“Come all’inizio Eva nacque da Adamo senza unione carnale, così è di Giuseppe e Maria, la vergine sua sposa. Eva mise al mondo l’omicida Caino, Maria il Vivificatore. Quella partorì colui che versò il sangue di suo fratello, questa colui il cui sangue fu versato dai suoi fratelli. Quella mise al mondo colui che fuggiva tremante (cf Gen 4,12) a causa della maledizione della terra, questa colui che si addossò la maledizione e la inchiodò sulla croce (cf Col 2,14). La concezione della Vergine ci insegna che chi, senza unione carnale, generò Adamo dalla terra vergine ha pure formato senza unione carnale il secondo Adamo nel seno della Vergine. Il primo Adamo è ritornato nel seno di sua madre [la terra]; invece, per opera del secondo Adamo, che non è ritornato nel seno della terra, colui che era stato sepolto nel seno di sua madre ne fu tirato fuori” (Efrem il Siro, Commento al Diatessaron II, 2).

“Come ti chiamerò, o estraneo a noi divenuto uno di noi?
Ti chiamerò forse figlio,
ti chiamerò fratello, ti chiamerò sposo,
ti chiamerò Signore, tu che hai partorito tua madre
in un altro parto dalle acque?” (Efrem il Siro, Inni sulla Natività 16,9).

“Il Figlio dell’Altissimo venne e dimorò in me,
ed io divenni sua madre. Come io ho dato nascita a Lui
– la sua seconda nascita – così anch’Egli dette nascita a me
una seconda volta. Egli indossò la veste di sua madre
– il suo corpo; io indossai la sua gloria” (Efrem il Siro, Inni sulla Natività 16,11).

“Il Verbo del Padre venne dal suo grembo
e rivestì il corpo in un altro grembo.
Da grembo a grembo egli procedette
E i grembi casti furono ripieni di lui.
Benedetto Colui che prese dimora in noi!” (Efrem il Siro, Inni sulla Risurrezione 1,7).

“La mia bocca non sa come chiamarti
o Figlio del Vivente. Se ardisco chiamarti
figlio di Giuseppe tremo,
perché tu non sei seme suo. Ma di negare il suo nome
ho paura, perché è a lui che sono stata data in sposa.

Sebbene tu sia Figlio dell’Uno, ti chiamerò
figlio di molti perché non sono sufficienti per te
miriadi di nomi: tu sei Figlio di Dio
ma anche figlio dell’uomo, e figlio di Giuseppe,
figlio di David e figlio di Maria.

Chi ha reso colui che non ha lingua
il Signore delle lingue? A causa del tuo concepimento puro
mi calunniano i malvagi. Sii tu, o santo,
il difensore di tua madre. Mostra prodigi
che li persuadano sull’origine del tuo concepimento.

A causa tua mi odiano tutti,
o tu che tutti ami. Eccomi perseguitata
per aver concepito e partorito l’unico rifugio
degli uomini. Si rallegri Adamo
perché tu sei la chiave del paradiso.
Ecco che freme il mare contro tua madre,
come contro Giona. Ecco che Erode,
come un flutto furioso, vuole affogare
il Signore dei mari. Dove devo fuggire?
Insegnamelo tu, o maestro della madre tua.

Fuggirò con te per ottenere la vita,
per mezzo tuo, in ogni luogo. Con te la fossa non è più una fossa,
perché in te si sale
al cielo. Con te il sepolcro non è più un sepolcro,
perché tu sei anche la
risurrezione” (Efrem il Siro, Inni sulla natività 6,1-6).

PACE E PERDONO – PROTESTANTI E CATTOLICI – PACE IN FAMIGLIA – la riconciliazione sacramentale

  1. Racconta di una persona che ti ha perdonato ( 5 righi scritti)
  2. LAVORO IN COPPIE : CONFRONTO: Parlare a voce bassa. Muoversi nella classe senza arrecare disturbo ai compagni. Rispettare i tempi stabiliti. Confrontarsi sulle possibili risposte. Rispettare l’altro e le sue opinioni.—> fare sintesi scrivendo
  3. CONFRONTO fra ciò che si è sintetizzato insieme sul proprio racconto personale
  4. CONFRONTO  su come si sono sentiti i discepoli perdonati dal Risorto (leggi ciò che dice il vangelo di Gv 20, 19
  5. Ti sei vergognato di raccontare ciò che ti è accaduto ?
  6. Hai risposto al quesito su “Come ti sei sentito ?”
  7. In gruppo più largo valutate se avete rispettato le regole del cooperative learning  (Parlare a voce bassa. Muoversi nella classe senza arrecare disturbo ai compagni. Rispettare i tempi stabiliti. Confrontarsi sulle possibili risposte. Rispettare l’altro e le sue opinioni).

 

I DOMENICA PASQUA –  IL VANGELO DELLA DIVINA MISERICORDIA – FESTA della Confessione (suora Faustina Kowalska)

http://www.famigliacristiana.it/articolo/non-dobbiamo-aver-paura-di-provare-vergogna.aspx

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=P77eswXLRoQ


Vangelo secondo Giovanni  -  Gv 20,19-31 - PACE E PERDONO - PROTESTANTI E CATTOLICI - PACE IN FAMIGLIA

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.